Se un tempo il matrimonio in Chiesa era un passo quasi obbligato, oggi la situazione è un po’ diversa. A fornire un quadro chiaro della situazione i principali risultati Istat della rilevazione sui matrimoni celebrati in Italia, basata sui registri di Stato civile comunali, aggiornati all’anno 2008. Nel 2008 sono stati celebrati in Italia 246.613 matrimoni, circa quattro ogni mille abitanti. Il matrimonio è una scelta sempre meno frequente: la diminuzione delle nozze è in atto dal 1972, anno in cui sono stati celebrati quasi 419 mila matrimoni (7,7 nozze per mille abitanti).
A diminuire sono i primi matrimoni, in progressivo aumento, al contrario, sono i secondi matrimoni o successivi. Si conferma la tendenza all’aumento dei matrimoni in cui almeno uno dei due sposi è di cittadinanza straniera (15%).
Il matrimonio religioso in Italia è regolato dal Codice Civile, all’articolo 82: Il matrimonio celebrato davanti a un ministro del culto cattolico é regolato in conformità del Concordato con la Santa Sede e delle leggi speciali sulla materia. Il matrimonio religioso assume quindi valore civile: al termine della cerimonia infatti, il celebrante legge alcuni articoli del Codice Civile inerenti all’unione dei due sposi e si impegna a trasmettere la richiesta di trascrizione dell’atto in sede civile.
Il primo passo da compiere per la coppia è la scelta della Chiesa presso la quale celebrare le nozze. Può essere la parrocchia di uno dei due oppure la chiesa del luogo in cui andrà ad abitare la nuova coppia. Alcuni sposi scelgono anche chiese viste in occasioni particolari o viaggi, posti che per loro magari sono densi di significato.
Nella parrocchia scelta verranno affisse le pubblicazioni e compiuto il giuramento. Le coppie che scelgono un’altra chiesa devono richiedere un’autorizzazione alla Curia, mediante il sacerdote della parrocchia di uno dei due, e consegnare poi, insieme al certificato di Battesimo e di Cresima, la certificazione rilasciata dalla Curia al parroco della chiesa in cui si intende celebrare il matrimonio.
La Chiesa cattolica prevede per le coppie di fidanzati che scelgono di unirsi in matrimonio un cammino di preparazione: il corso prematrimoniale. Ci sono diverse modalità: si può scegliere di frequentare il tradizionale corso in parrocchia della durata di circa dieci incontri, oppure scegliere di partecipare a un corso concentrato nel weekend (ma prestate attenzione e informatevi bene, non tutti i corsi sono riconosciuti come preparatori al sacramento del matrimonio).
Il corso, a frequenza obbligatoria, prevede un percorso insieme ad altre coppie di fidanzati, condotto o dal sacerdote o da una coppia di coniugi attiva in parrocchia. Il cammino vuole essere di preparazione alla vita coniugale e all’educazione dei figli secondo i principi cristiani, può offrire inoltre utili spunti di riflessione sull’amore, sulla condivisione e sull’unità familiare.